Scrivere un tema scolastico

B. Mentre si scrive: la STESURA

3. Conclusione

    Evita innanzitutto di cadere in errori molto comuni, quali:
  • - ripetere la frase di introduzione o il titolo;
  • - utilizzare formule del tipo: In conclusione, vorrei dire...; Concludendo, si può affermare che...; Per finire, posso dire...;
  • - esporre idee o concetti che non c'entrano assolutamente con quanto detto nello svolgimento.

Scegli fra tre possibili conclusioni:

- conclusione riassunto: il modo più semplice di concludere è quello di riassumere brevemente i principali argomenti trattati nello svolgimento;

Vedi esempio
In questo tema ho trattato il rapporto ragazzi-videogiochi e ho soprattutto evidenziato gli aspetti positivi e negativi dei videogiochi. Giocare e simulare gare e battaglie è divertente, stimola la fantasia e le capacità logiche.
È fondamentale, però, assumere un atteggiamento corretto e responsabile nei confronti dei videogiochi. Questo significa farne un uso moderato, scartare i videogiochi violenti, saper distinguere sempre il virtuale dal reale;

- conclusione commento: si può concludere esprimendo i propri sentimenti, le proprie emozioni, i propri pareri e propositi in relazione al tema;

Vedi esempio
La quasi totalità dei ragazzi ha una grande familiarità con i videogiochi, che presentano aspetti positivi ma anche negativi. Io amo moltissimo giocare con i videogiochi, però mi impegnerò a non scegliere quelli violenti, i cosiddetti giochi «sparatutto» in cui lo scopo è colpire con estrema precisione e ferocia l'avversario, e soprattutto a fare un uso moderato dei videogiochi, dedicandomi invece, nel tempo libero, ad altri passatempi, divertimenti con gli amici, in particolare all'aria aperta;

- conclusione ad effetto: si può concludere con un fatto curioso, una battuta, un paradosso, così da lasciare il lettore con un ricordo divertito e positivo di quello che ha letto.

Vedi esempio
Certo è che i videogiochi sono un fenomeno di massa nelle giovani generazioni. Le statistiche più recenti, infatti, dimostrano che la quasi totalità dei ragazzi italiani fra i quattro e i diciassette anni ne fanno un uso costante. Farlo capire ai miei genitori, però, è sempre stata un'ardua impresa... fino al giorno in cui hanno scoperto che anche il «bravissimo», «studiosissimo», «perfettissimo» figlio dei nostri vicini di casa gioca con i videogiochi. Se non altro io, ho fatto loro capire, gioco poco tempo al giorno, preferibilmente con gli amici ed evito i giochi «sparatutto»!
1 - 2 - 3 - 4 - 5