Durante la guerra civile inglese, che vide contrapposte le forze fedeli al Parlamento e quelle fedeli al re Carlo I, si distinse il comandante Oliver Cromwell, un membro del Parlamento di fede puritana. Sotto la sua direzione l'esercito riuscì a sconfiggere il re, che venne esautorato dei suoi poteri. Cromwell ottenne sempre maggiori consensi all'interno del Parlamento e accrebbe la sua influenza politica.
Nel 1649 il re Carlo I fu decapitato per volere del Parlamento, che mise ai voti la sentenza. Sembra che l'esercito di Cromwell, al momento della votazione, fosse entrato in aula permettendo di votare solo a chi si dichiarava favorevole alla morte del re. Per la prima volta un re veniva giustiziato dal Parlamento in nome del popolo; veniva meno non solo la concezione assolutistica di Carlo I legata al diritto divino del re, ma anche ogni pretesa superiorità del sovrano e dei suoi privilegi rispetto al volere del popolo.
Dopo la morte del re, Cromwell proclamò la repubblica (Commonwealth), continuò la guerra contro i realisti e represse duramente le rivolte in Irlanda e in Scozia. L'esercito di Cromwell compì numerosi massacri ai danni della popolazione, fino a che le due nazioni si arresero. Cromwell venne allora acclamato come Lord protettore di Inghilterra, Scozia e Irlanda. Se in Inghilterra la repubblica portò alcuni benefici, in Irlanda e Scozia la repressione fu talmente dura che il nome di Cromwell suscitò per lungo tempo l'odio della popolazione.
Dopo la morte di Cromwell nel 1658, ben presto ci si rese conto che occorreva riportare l'ordine. Con la fine della repubblica e la restaurazione della monarchia nel 1660, il nuovo re Carlo II Stuart ordinò l'esecuzione di coloro che avevano voluto la morte di Carlo I. Il re ordinò anche l'esecuzione postuma di Cromwell e di altri due regicidi già morti. Il rituale avvenne nel 1661: i tre corpi furono riesumati e impiccati: i corpi gettati in una fossa comune, mentre le teste furono esposte sopra al tetto dell'abbazia di Westminster, dove rimasero fino al 1685.
Durante il seguente periodo della restaurazione monarchica fu gettato enorme discredito sulla figura di Cromwell. Inoltre la sua pessima reputazione perdura ancora oggi in Irlanda, a causa delle stragi, delle deportazioni e delle confische di beni operate dal suo esercito contro la popolazione cattolica.
Nonostante questo, va detto che la figura di Cromwell ha guadagnato nel tempo la stima di significativi settori dell'opinione pubblica inglese. Si considera che la presa di potere e il carattere dittatoriale della sua repubblica siano stati resi necessari dal periodo storico. Inoltre egli spesso viene scagionato per gli atti contro gli irlandesi dal fatto che il suo esercito diede sfogo a un odio antico e ben radicato fra tutti gli inglesi, nonostante l'ordine contrario del generale.