1505 - Alla morte di Ivan III il Grande (al potere dal 1462), il principato di Mosca si è emancipato dai Tartari e ha annesso buona parte del territorio russo.
1547 - La politica espansionistica di Ivan il III continua con Ivan IV detto il Terribile che allarga i confini fino a controllare l’intero territorio dal Caucaso all’Oceano Pacifico. È lui ad adottare ufficialmente il titolo di ''zar''.
1613 - L’ascesa al potere di Michele (che governerà fino al 1645) pone fine a un periodo di crisi del potere centrale, contrassegnato da rivolte contadine e invasioni militari di Svedesi e Polacchi. Inizia la dinastia dei Romanov che regnerà fino al 1917.
1682-1725 - Nel suo lungo impero Pietro I il Grande promuove un processo di occidentalizzazione della cultura russa; fra le altre cose il francese diviene lingua della classe dirigente.
1762-1796 - Caterina II di Russia s’ispira ai principi del dispotismo illuminato; ciononostante durante il suo lungo regno più volte si trova costretta a fronteggiare rivolte contadine.
1812 - L’esercito russo ferma l’avanzata di Napoleone: inizia così il declino del grande generale francese.
1904 - Le insoddisfazioni del ceto operaio, nato da un processo di industrializzazione dell’economia russa in atto negli ultimi decenni, portano a una prima rivoluzione. Lo zar Nicola II concede la formazione di un parlamento (Duma) dai poteri tutt’altro che saldi.
1917 - È l’anno fatidico della Rivoluzione russa e della fine della dinastia dei Romanov. Al potere salgono i bolscevichi di Lenin e Trockij che danno vita a uno stato socialista. Di fatto, fino al 1921, il paese vive in una situazione di guerra civile.
1922 - Viene fondata l’Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche (URSS), uno Stato federale Comunista.
1924 - Alla morte di Lenin la guida dell’Unione Sovietica passa nelle mani di Stalin che, in pochi anni, instaura un regime dittatoriale: i cittadini vivono nel terrore, chi manifesta il proprio dissenso viene ucciso oppure internato in campi di lavoro forzato (gulag) nella Siberia nord-orientale.
1945 - Al termine della Seconda guerra mondiale inizia la contrapposizione di due superpotenze mondiali con i loro sistemi di alleanza: da una parte il ''blocco occidentale'' (USA, Canada, Regno Unito, Francia, Paesi scandinavi, Italia e molti altri Paesi dell’Europa), dall’altra il ''blocco orientale'' (URSS e Paesi satelliti dell’Europa orientale: Polonia, Cecoslovacchia, Ungheria, Romania, Bulgaria e Germania Est). È cominciata l’epoca della ''guerra fredda'' che si protrarrà per più di 40 anni.
1985 - L’elezione di Michail Gorbaciov a segretario generale del partito comunista dà inizio a un epocale cambiamento. Con le parole d’ordine perestroika (ristrutturazione) e glasnost (trasparenza) vengono varate riforme politiche ed economiche che svuotano di significato l’ideologia su cui poggiava l’URSS e tendono a concedere maggiore libertà ai cittadini.
1991 - Dopo un fallito colpo di stato di forze conservatrici e l'autoproclamazione d’indipendenza di una decina di stati appartenenti all'Unione Sovietica, l’URSS cessa di esistere e si costituisce la Comunità di Stati Indipendenti (CSI).