Inserita nella quarta edizione della raccolta Myricae, L’assiuolo ci mostra il poeta immerso nel buio, poco prima che sorga la luna. Non potendo vedere, si affida all'udito e registra, con un linguaggio ricco di allitterazioni e onomatopee, i suoni della natura che lo circonda. Tra tutti, emerge il verso cupo e luttuoso dell’assiolo, un suono inquietante che riporta alla mente di Pascoli il pensiero della morte.