Novembre
Inserita nella prima edizione della raccolta Myricae, Novembre è dedicata al tema ricorrente del ricordo doloroso dei morti. In una tiepida giornata d’autunno, il poeta ha quasi l’illusione di essere in primavera, per eccellenza la stagione della rinascita e della vita. Guardando la natura attorno a sé si rende però conto di essere in autunno, immerso in un paesaggio spoglio e freddo che gli ricorda la fragilità dell’uomo e la morte.

Metro: quartine di tre endecasillabi e un quinario. Rima alternata ABAb, CDCd, EFEf
Gèmmea l’aria, il sole così chiaro
che tu ricerchi gli albicocchi in fiore,
e del prunalbo l’odorino amaro
senti nel cuore...

Ma secco è il pruno e le stecchite piante
di nere trame segnano il sereno,
e vuoto il cielo, e cavo al piè sonante
sembra il terreno
.

Silenzio, intorno; solo, alle ventate
odi lontano, da giardini ed orti,
di foglie un cadere fragile. È l’estate,
fredda, dei morti
.